Assistente Semantico Digitale: e cioè?

Assistente Semantico Digitale: e cioè?

[:it]logo icity

Questa volta faccio un po’ di autopromozione. Da una settimana (dal 7 luglio 2008 per la precisione) attraverso il l sito web della Città di Torino è possibile aderire alla sperimentazione chiamata iCity così descritta:

Una guida agli eventi cittadini che propone nuove modalità di interazione e di navigazione. Tutti possono iscriversi, già da oggi, gratuitamente, per provare DSA. Al termine della sperimentazione, a fine settembre, gli sperimentatori potranno rispondere ad un semplice questionario di valutazione per definire il futuro del servizio (tra cui l’integrazione con lo strumento di condivisione di mappe (MappaTo) recentemente avviato). DSA è un’iniziativa frutto di un piano di ricerca della Città di Torino con il CSP Innovazione nelle ICT e il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Torino.

Non è facile spiegare cos’è, ma si tratta di un progetto che è partito nel 2005, grazie all’intuizione geniale di Andrea Toso (all’epoca resp. Smartlab-CSP) , Franco Carcillo (responsabile del Servizio Telematico Pubblico della Città di Torino) e Luca Console (prof. ordinario di Informatica all’Univ. di Torino).

[:][:it]Il DSA, ovvero l’Assistente Digitale Semantico incorporato in iCity, impara dalle azioni che l’utente compie all’interno dell’applicazione, ne costruisce un profilo e impara a conoscerne le preferenze; inoltre è in grado di suggerire eventi (in questo caso perché è un assistente “esperto” di eventi culturali) che potrebbero incontrare gli interessi dell’utente.

icity

L’applicazione inoltre offre un servizio di localizzazione degli eventi sulla mappa della città , consente agli utenti di dare dei feeback agli eventi, di “taggarli, di inserirne di propri, o di vedere quelli segnalati dai propri amici, perché gestisce anche tipiche funzionalità di una social network: insomma un vero e proprio antesignano di quello che oggi si comincia a chiamare web 3.0, ovvero la possibilità di gestire in modo coordinato folksonomie e ontologie.

Il prototipo è stato realizzato da ricercatori dell’Univ. di Torino e del CSP tra cui Omar Cortassa, Fabriana Vernero, Cristina Gena, Francesca Carmagnola, Pierluigi Grillo, Lara Marcellin.

Insomma che aspettate, non vi siete ancora iscritti alla sperimentazione?[:]

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