[:it][Bambini Vivaci] Segue – lo scenario immaginario (2)[:]

[:it][Bambini Vivaci] Segue – lo scenario immaginario (2)[:]

[:it]riporto anche qui, liberamente adattato, il paragrafo successivo del libro di Mellor. Si tenga sempre conto che il libro e’ scritto per un pubblico inglese.

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Alcuni consigli per chi organizza gli incontri con i genitori

N.B. – in un mondo ideale i genitori sono stati sempre completamente al corrente e informati a riguardo del proprio figlio, sanno perche’ e’ stato convocato l’incontro, cosi’ non ci sono sorprese spiacevoli, Tuttavia la vita e’ raramente “ideale”. Ecco alcuni consigli che possono essere di aiuto:

– Se possibile, convocate la riunione con largo anticipo

– Trovate sedie della giusta misura

– Cercate di fare in modo che i genitori siano a loro agio mentre aspettano e possibilmente fategli capire che siete consapevoli che loro vi stanno aspettando (ad esempio qualcuno puo’ riceverli, o salutarli)

– Fateli sedere in mezzo a facce sorridenti, non ad un capo del tavolo

– Offrire te e caffe’ puo’ essere carino, ma anche un po’ eccessivo. Un po’ d’acqua sul tavolo sara’ sufficiente

– Presentatevi tutti (magari anche fra i presenti non tutti si conoscono ma non lo diranno mai)

– Spiegate l’obiettivo dell’incontro, in modo molto CHIARO E SEMPLICE, soprattutto per i genitori che vedete per la prima volta. Es. “questo incontro ci serve per sederci tutti insieme e discutere di Alice – di quello che ha fatto negli ultimi mesi e di come possiamo aiutarla perche’ possa fare del suo meglio” (NON citate a questo punto valutazioni o altre cose che sembrino molto FORMALI o BUROCRATICHE).

– Se si prevede che la riunione sia lunga e complicata, verificate PRIMA quanto tempo hanno a disposizione TUTTI i presenti. Se necessario valutate come gestire il piccolo di due anni che si agita sulle ginocchia della mamma.

– Cominciate sempre con commenti POSITIVI, non importa quanto sia “cattivo” il bambino (gli insegnanti che possono essere molto stressati, dovrebbero prepararsi bene in anticipo per questo). Questo crea un clima positivo fin dall’inizio. I genitori saranno più preparati a farsi carico dell’elenco dei problemi che arriveranno in seguito. Le uniche volte che ho visto che quest’atteggiamento non funziona è quando i genitori per qualche motivo hanno una visione del bambino più negativa di quella della scuola, e per qualche ragione – forse perche’ hanno bisogno di qualche certificazione/dichiarazione – hanno bisogno di enfatizzare i problemi e non vogliono sentire notizie positive. E’ molto raro che capiti, comunque

– Fate in modo di leggere le relazioni, riassumendo BREVEMENTE, e sottolineando i punti principali. Alcuni genitori non sono in grado di leggere, ma non avranno il coraggio di ammetterlo

– Fate del vostro meglio per usare parole alternative al vostro gergo professionale. Parole e abbreviazioni possono essere fraintese dai genitori, soprattutto in questa situazione stressante del loro primo incontro di valutazione. Spiegate che le usate per abbreviare, specialmente con quelli che vedete per la prima volta, ma anche non fate l’errore di apparire come chi fa un po’ cadere dall’alto.

– Date la possibilità ai genitori di poter parlare con qualcuno in privato (magari sono confusi, anche se apparentemente sono stati concordi durante la discussione). Fate in modo che i genitori abbiano copia delle valutazioni/relazioni

– Cercate di verificare se per i genitori e’ chiaro cosa capitera’ dopo, come risultato dell’incontro.

– Considerate anche chi racconterà come e’ andata al bambino -lui o lei potrebbero essere molto ansiosi in merito a quanto e’ stato detto (il bambino potrebbe essere coinvolto in MODO COSTRUTTIVO all’incontro, ma questa, e’ tutta un’altra faccenda).
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