[:it][GlobalVoices] Dal diario di una zitella egiziana inacidita[:]

[:it][GlobalVoices] Dal diario di una zitella egiziana inacidita[:]

[:it]Lo scorso marzo, Eman Hashim ha scritto questo post [Ar] in cui si chiedeva perché le donne egiziane musulmane abbiano bisogno di un “wakeel” – un uomo che firmi il contratto di matrimonio a loro nome. Occorre spiegare: a differenza delle culture occidentali, dove il padre concede benevolmente la sposa con la sua approvazione e benedizione, nell’Islam un matrimonio è “difettoso” se il padre, o nel caso il padre sia morto, lo zio, non gestiscano per conto della sposa tutta la burocrazia e le procedure relative. Molti sceicchi disapprovano l’idea che una ragazza (soprattutto se non è mai stata sposata prima e si suppone che sia vergine) voglia sposarsi in modo autonomo. Nel suo post fuori dagli schemi, Eman si chiede:

“Perché una donna in Egitto ha bisogno di incaricare un uomo per sposarsi? Perché le donne devono passare dalla custodia di un uomo a quella di un altro? Io voglio avere di fronte il mio futuro marito quando ci scambieremo le promesse… Ho bisogno di guardarlo negli occhi e di ascoltarlo.. E voglio che lui ascolti la mia promessa di avere cura di lui come una buona moglie musulmana… perché devo avere bisogno di qualcuno che lo faccia al mio posto?”

Leggi qui il seguito [:]

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