Building Europe of Knowledge

Building Europe of Knowledge

[:it]Si e’ svolto il 28/1/09 a Torino, nella prestigiosa sede del Castello del Valentino, il workshop di presentazione dell’EIT (European Institute of Technology – la risposta europea al MIT) e in particolare il lancio delle cosiddette KIC (Knowledge Innovation Community). Il sito dovrebbe essere http://eit.europe.eu ma al momento e’ meglio provare qui

Forse il fatto che uno dei 4 membri dell’executive committee di EIT e’ il prof Colombo del Politecnico e prima CEO di Telecom Italia Lab, chiarisce perche’ di questo incontro a Torino.

La mattina e’ stata avviata con una presentazione a cura di Maria de Graca Carvalho, che ha parlato di un “recovery plan” a cura della UE per fronteggiare la crisi, che avra’ alcuni focus, ridurre la dipendenza dalla Russia per il gas, e un forte investimento sulla ricerca sul tema della green car e della factory of future (nello specifico imprese cosiddette labour intensive, edilizia, manifattura e chimica). Saranno lanciate call a breve con l’obiettivo di fare arrivare denaro velocemente alle imprese (hanno deciso di fare prima i bandi e poi l’avvio della joint technology initiative).

Tendenze per la ricerca post 2013:

– allargare gli obiettivi, iniziative piu’ lunghe e piu’ grandi, con visioni a lungo termine, orientate al mercato, ambiente e societa’

– dai progetti alle grandi sfide, migliore uso della R&D pubblica, piu’ agenzie

– maggiore coinvolgimento dell’industria

– piu’ autonomia a istituti sulla scorta di EIT.

– modernization agenda, con un focus sul sistema dell’alta formazione, meno consenso piu’ managerialita’; superare la frammentazione anche in termini di discipline, nuove forme di collaborazione, riforme profonde, come sta avvenendo in Germania, Finlandia e Francia. Nuovi modelli anche per le scuole

Successivametne Lucia REcalde Langarica ha presentato l’EIT. Obiettivo costruire il triangolo della conoscenza: innovazione, ricerca, alta formazione. Nuovo approccio all’innovazione: enfasi sull’educazione, le persone al centro, partire da eccellenze esistenti.

L’EIT si basera’ sulle KIC che non saranno delle reti lasche, ma degli organismi fortemente integrati. Le prime KIC saranno su ambiente, energia e ICT, che partiranno a gennaio 2010, dopo un processo di selezione che avverra’ durante il 2009.

Le KIC saranno composte da almeno un’industria e un’universita’ con almeno tre paesi partner.

L’intervento successivo del prof. COlombo chiarisce meglio alcuni punti: le KIC saranno in realta’ grandi consorzi con sedi fisiche, che avranno un orizzonte minino di 7 anni fino a 15 anni. Le slide usate per la presentazione.

La mattina si e’ conclusa con una presentazione dei 4Â progetti (ComplexEIT, SUCCESS, GAST, Bridge )che sono stati lanciati nel 2007 per verificare la fattibilita’ del modello KIC, che hanno evidenziata la difficolta’ di cooperare con partneriati ampi e diversificati e la necessita’ di individuare nuovi modelli e strumenti di cooperazione.[:]

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