[:it]”Meet the boss” all’Erasmian European Youth Parliament[:]

[:it]”Meet the boss” all’Erasmian European Youth Parliament[:]

[:it]Erasmian European Youth ParliamentTorino è la Capitale Europea dei Giovani del 2010, dopo Rotterdam e prima di Anversa nel 2011 e la prima iniziativa è l’Erasmian European Youth Parliament, in svolgimento dal 7 al 14 febbraio. 175 studenti delle superiori che arrivano da 16 paesi europei hanno lavorato tutta la settimana, suddivisi in varie commissioni, per discutere di ecosostenibilità . Al termine dei lavori voteranno in un’assemblea pubblica la risoluzione da consegnare al Parlamento Europeo (degli adulti).

All’interno della manifestazione è stata organizzato l’evento Meet the Boss, in cui gli studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con personalità della città , politici e manager a cui fare domande difficili. Per i casi della vita mi sono trovata a fare il “boss”, nonostante un terribile raffreddore, a tavola con una ventina di ragazzi provenienti da Olanda, Germania, Inghilterra, Italia, Rep. Ceca, Turchia, Romania e un manager della Toro Assicurazioni.
Meet the boss EEYP
Il mio tavolo doveva affrontare il tema dell’ecosostenibilità dal punto di vista economico: i ragazzi erano molto consapevoli che porre vincoli alle imprese per passare a metodi di produzione più compabili con la natura, avrebbe potuto comportare maggiori costi e possibili spostamenti della produzione in altri paesi e quindi ci chiedevano quali potevano essere le leve per convincere gli imprenditori a non trasferire le produzioni anche a fronte di costi maggiori.

Questi ragazzi affrontavano le questioni con un respiro “europeo” pur sapendo che poi ogni paese sarebbe stato libero di definire localmente lequestioni di ordine ecomico e sociale. Abbiamo parlato anche dell’importanza dell’educazione e di come l’idea dell’ecosostenibilità dovrebbe essere insegnata a scuola (ho lanciato l’idea del bollino verde da dare alle scuole): così è emerso che due ragazzi olandesi studiavano cinese mandarino a scuola e che avevano in progetto di partire alla fine della scuola per andare in Cina: una nota positiva, che tutta la chiacchierata sulla necessita’ di proteggere il mercato europeo, mi aveva un po’ intristito.

Soprattutto pensando all’altra iniziativa sul clima a cui ho collaborato, ovvero Global Change, e in particolare ai Climat Debt Agent il cui motto e’ “I paesi ricchi del mondo sono responsabili dei cambi climatici, mentre i paesei poveri ne pagano gli oneri. I paesi ricchi hanno un debito climatico enorme da pagere. Agiamo ora per ricordare ai politici i loro debiti”

Sicuramente i ragazzi dell’EEYP erano più bravi delle loro scuole (anche se alla domanda con quali criteri siete stati selezionati non mi hanno risposto) e durante la serata anche molto calati nel loro ruolo di delegati europei… ma erano davvero molto molto “professional” e devo dire sufficientemente ironici. Mi è rimasta molta curiosità di sapere come sarebbe finita la loro settimana…

A marzo sarà la volta di “Democrazia 2.0” e del convegno della stampa studentesca, a giugno ci sarà il “Future Campus” e a settembre l’assemblea delle associazioni universitarie europee “Thinking Pot”, che riunirà più di mille studenti… una bella occasione per far conoscere la nostra città a tanti ragazzi.[:]

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