Il Sangue Verde al cinema Baretti a Torino

Il Sangue Verde al cinema Baretti a Torino

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Gennaio 2010, a Rosarno in Calabria sembra scoppiata la guerra civile: a undici mesi di distanza, il 28-29 novembre ci saranno le elezioni, unico comune italiano che rinnova in questi giorni il consiglio comunale, dopo anni di commissariamento per infiltrazione mafiosa ma per i braccianti sembra non essere cambiato nulla, secondo quanto scrive Davide Galati su VociGlobali.it

Il 29 novembre 2010 alle ore 21 il Cineteatro Baretti a Torino, ospiterà la proiezione del documentario “Il Sangue Verde” di Andrea Segre.

L’evento è promosso da Associazione Voci Globali, Associazione Nessuno e Associazione Quintiliano – Ingresso 2 euro + offerta libera

“Le manifestazioni di rabbia degli immigrati mettono a nudo le condizioni di degrado e ingiustizia in cui vivono quotidianamente migliaia di braccianti africani, sfruttati da un’economia fortemente influenzata dal potere mafioso della ‘Ndrangheta. Per un momento l’Italia si accorge di loro, ne ha paura, reagisce con violenza, e in poche ore Rosarno viene “sgomberata” e il problema “risolto”. Ma i volti e le storie dei protagonisti degli scontri di Rosarno dicono che non è così. Scovarle e dare loro voce è oggi forse l’unica via per restituire al Paese la propria memoria: quella di quei di giorni di violenza e quella del proprio recente quanto rimosso passato di miseria rurale”

Scheda del film

“Il sangue verde”, di Andrea Segre, prodotto da ZaLab, coprodotto da Aeternam Films e patrocinato da Amnesty International, ricostruisce gli eventi e le violenze di Rosarno del gennaio 2010 attraverso il racconto di sette migranti africani. Girato tra Rosarno, Caserta e Roma, propone un resoconto di quei giorni e di quelli che seguirono, raccogliendo le voci di chi, pur protagonista, viene spesso lasciato nel silenzio, restituendo così la dignità del racconto in prima persona ad Abraham, John, Amadou, Zongo, Jamadu, Abraham e Kalifa.

Tutti parlano, senza rancore, di cosa è successo dal loro punto di vista e descrivono com’era, e com’è ora, la loro vita in Italia. Gli scontri di Rosarno, e il successivo trasferimento forzato di oltre un migliaio di migranti che vi abitavano, hanno mostrato come la tratta e lo sfruttamento lavorativo dei migranti e l’assenza di misure concrete contro la xenofobia e il razzismo costituiscano una miscela esplosiva, che mette a rischio i diritti umani di tutti.
Presentato il 3 settembre alla 67ma Mostra del Cinema di Venezia, e vincitore del premio “Selezione Cinema Doc Autori” nell’ambito delle Giornate degli autori, “Il sangue verde” è impegnato in numerose proiezioni in diverse città italiane.


ASSOCIAZIONE VOCI GLOBALI

Voci Globali è un progetto polivalente e volontario basato sul citizen journalism e altre forme partecipative di comunicazione, nonché sulle relative attività a livello di territorio. Obiettivo primario è quello di dare spazio a voci e questioni spesso dimenticate o ignorate dai media mainstream su temi quali Paesi in via di sviluppo, violazione dei diritti umani, giustizia sociale, tutela delle minoranze, rispetto della libertà di espressione, cyber-attivismo, digital divide.
Ampio lo spazio previsto anche per vicende legate agli immigrati e ai fenomeni migratori, nonché più in generale all’attualità del villaggio globale raccontata in presa diretta dai cittadini-reporter.

ASSOCIAZIONE NESSUNO

Nata nel 2006 da un gruppo di giovani che hanno un forte legame con la città di Torino. L’Associazione vuole inserirsi nel panorama di cambiamento ed evoluzione della città nell’ambito della cultura, dell’arte e della società . Dotata di una struttura flessibile e dinamica, sfrutta le numerose e diverse competenze dei propri soci per individuare e sviluppare modelli innovativi di partecipazione e comunicazione non convenzionale in ambito culturale e sociale.
L’Associazione Nessuno ha come propri capisaldi la partecipazione, l’apertura, la progettualità “a rete” e inclusiva, nella convinzione che la realtà di oggi richieda un ripensamento profondo dei propri modelli di “fare cultura” e “fare società ”

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