Lettura collaborativa e libri invertebrati

Lettura collaborativa e libri invertebrati

[:it]L’ibridazione fra carta e digitale, ogni giorno si arricchisce di nuove forme. La community italiana dei bibliofili non può che gioire dell’accordo fra Anobii e IBS, che garantirà forse la sopravvivenza della community. LibraryThing ogni giorno ne inventa una nuova… dopo l’early review (recensioni in cambio di libri) governata dagli editori, ora anche i singoli autori possono usare LT per regalare libri in cambio di recensioni; un’altra chicca divertente è la possibilità di sapere se nella nostra libreria ci sono volumi che sono stati amati da personaggi famosi, da Kafka a Marylin Monroe: se ne occupa il gruppo I See Dead People’s Books.

Grazie al post di Fred Cavazza,  Mes 3 sites ‘coup de cœur’ (bis) ho scoperto il sito per i lettori ghiottoni, Bookglutton: non serve a catalogare la propria libreria ma a leggere insieme, annotando passaggi e discutendo singoli paragrafi. Sul sito sono disponibili alcuni testi classici (L’arte della guerra, Alice nel paese delle meraviglie) e non; gli iscritti ne possono caricare altri, fino a un massimo di 5, a patto che siano in formato EPUB (o altro) e non protetti (NO DRM). A parte il divertimento, non è difficile immaginare le potenzialità didattiche che quest’idea potrebbe avere.

Su Knol, la wikipedia di Google, Marco Guastavigna e Marina Boscaino stanno scrivendo di come cambia il lettore, che hanno ribattezzato e-lector: si può commentare e discuterne con loro.

Attrspinelessaverso BookGlutton, sono arrivata a Spineless Book, una casa editrice fondata nel 2002, che produce e distribuisce letteratura elettronica, con particolare attenzione alla scrittura collaborativa, alla sperimentazione formale, e al pensiero utopico.

E se il futuro dei libri vi sta a cuore, non potete perdere  quest’articolo: Google & the future of books. pubblicato sul New York Rewiew of Books, a firma di Robert Darton, prof. di Harvard, esperto di storia dei libri nonché bibliotecario. L’articolo è molto lungo ed è difficile da sintetizzare: dalla teoria della Repubblica delle Lettere, diffusa nel 18 secolo, che postulava un mondo senza confini e ineguaglianze dove la conoscenza poteva circolare liberamente si passa all’analisi degli epistolari come mezzo di diffusione della conoscenza e alla descrizione della sopracitata Repubblica, in realtà un mondo chiuso e inacessibile ai più, passando per il  ruolo delle biblioteche, viste come centri di potere si arriva infine alle luci e alle ombre dell’iniziativa di Google di digitalizzazione di libri.
Merita davvero una lettura, e forse una traduzione…[:]

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