Sfogliato da
Mese: Gennaio 2010

[:it]Global Voices per la trasparenza dei governi[:]

[:it]Global Voices per la trasparenza dei governi[:]

[:it]Che fine faranno i soldi raccolti attraverso gli SMS per Haiti? Come facciamo ad essere sicuri che saranno usati in modo corretto e non finiranno nelle tasche sbagliate? Le tecnologie digitali possono aiutare i cittadini ad avere un maggior controllo sui propri amministratori? Possono davvero facilitare una maggiore partecipazione degli stessi cittadini ai processi decisionali? A partire da queste domande il progetto Rising Voices (il progetto per la formazione ai social media a cura di GlobalVoices) ha lanciato il network…

Leggi tutto Leggi tutto

Il meme di Hitler e le OER

Il meme di Hitler e le OER

[:it]Tutto comincia da Critical Commons, un video-portale nato nell’aprile 2009 per educatori che fornisce informazioni sul fair-use (una cosa che in Italia è stata malamente tradotta con una legge che permette di usare immagini a scopo didattico a patto che siano “degradate”) e permette di raccogliere video, taggarli e contestualizzarli per scopi didattici. Per farsi pubblicità , quelli di Critical Commons hanno pensato di utilizzare una clip del film “La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler”: il video con…

Leggi tutto Leggi tutto

[:it]Il web 2.0 e le biblioteche: un incontro possibile? [:]

[:it]Il web 2.0 e le biblioteche: un incontro possibile? [:]

[:it]Il 15 gennaio 2009 a Torino, alla Biblioteca Nazionale partecipero’ alla tavola rotonda su Web2.0 e biblioteche promossa dall’AIB-Piemonte. Si discute molto di web 2.0 (si comincia a parlare già di web 3.0), social network, blog, piattaforme web interattive, di una rete che promuove la partecipazione attiva degli utenti alla costruzione e diffusione delle informazioni. Si tratta davvero di una nuova evoluzione del web? Quali sono le opportunità che la rete offre ai propri utenti e come usarle in biblioteca?…

Leggi tutto Leggi tutto

Una metrica per l’educazione aperta

Una metrica per l’educazione aperta

[:it] Alla conferenza organizzata dalla UOC alla fine di novembre, ero rimasta un po’ colpita dal fatto che Facebook venisse definito un “open environment” – ambiente aperto – per l’apprendimento, poichè si tratta di una piattaforma sviluppata con software proprietario e rappresenta proprio l’esempio del “walled garden” – ambiente chiuso, per cui è necessario registrarsi per poter accedere. Cosa significa quindi “aperto”? Il dibattito è in corso: rimbalza dal post di David Wiley che ritiene necessario precisare e definire il…

Leggi tutto Leggi tutto