Cittadini digitali di domani
[:it]Mentre crollano le borse del mondo e i governi cominciano a mandare appelli sul fatto che non bisogna preoccuparsi, il povero “piccolo azionista” capisce che è lui quello che è rimasto con il cerino in mano. In un momento così nero per l’economia, i conti in rosso risaltano e ci siamo trovati di fronte a un bell’è pronto piano Gelmini per mettere in atto la legge finanziaria 2008 che taglia i costi del sistema educativo in Italia. E tutti, in fondo, sappiamo che non e’ ancora finita… Tuttavia vale la pena di segnalare due iniziative positive per quanto riguarda la scuola e le tecnologie. Non parlerò delle lavagne multimediali interattive, ma più banalmente dei pc a scuola, finora confinati dentro i laboratori, in uno spazio e in un tempo preciso. L’intuizione di Nicholas Negroponte che postulava “un pc per ogni bambino” ha smosso un po’ il mercato dell’hardware e ha permesso di avviare un progetto che consente qui a Torino, in due scuole elementari di dare ai bambini un “computer personale”, che possono portarsi a casa e usare al posto del libro. Dopo dieci anni anche in Italia parte un piccolo esperimento di “anytime, anywhere learning” grazie a Olidata, ai suoi JumPc, a un gruppo di insegnanti che ci ha messo passione e compentenza .. l’esperimento dura tutto l’anno quindi ne parleremo. E se, il pc diventa oggetto quotidiano, opportunamente anche il ragionamento sulla valutazione delle competenze, cosiddette “digitali”, va affrontato in un modo multidimensionale, che non si intendono esclusivamente “tecnologiche” ma anche cognitive, relazionali e sociali. I “nativi digitali” sono una figura retorica inventata dagli adulti, che non devono venir meno al compito di dare ai bambini gli strumenti per essere a tutti gli effetti i cittadini digitali di domani…. perché come già scrivevamo su “Internet per la didattica“:
«Auspichiamo una scuola che insegni ai nostri figli “a leggere” la rete. Se a scuola ci avessero insegnato la televisione, invece di ignorarla, forse oggi la qualità dei programmi sarebbe diversa». Allora forse Internet non cambierà la nostra vita, ma sta cambiando i tempi per il trasferimento dei risultati delle scoperte scientifiche, il modo di lavorare, la sede, gli orari, il rapporto con le pubbliche amministrazioni, la scuola…
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2 pensieri riguardo “Cittadini digitali di domani”
Ma…. le lavagne interattive… come le vedi?
Sai che pare che nel prossimo PISA saremo ai primi posti, grazie alle LIM?
Leggi qui…sigh sigh
Non ho mai visto usare queste lavagne in contesti diversi dalle fiere. Sono sicuramente strumenti di grande impatto, ma che – spero di sbagliarmi – non credo avranno un impatto significativo sul modo di fare scuola. Tu sai se esistono studi in materia? Certo che se e’ per avere punti in classifica.. è tutta un’altra faccenda.