L’identità digitale del CSP

L’identità digitale del CSP

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[Articolo pubblicato su Socialmedia 2009]

Uno dei problemi fondamentali della ricerca scientifica è la capacità di comunicare i risultati in modo efficace: per questo l’utilizzo di infografiche e video forniscono un modo più immediato per comunicare quello che avviene tutti i giorni, ad esempio in un centro di ricerca come il nostro.

Il CSP è un centro di ricerca che fa innovazione sostenibile, ovvero coniuga le ICT alle specificità del territorio piemontese, creando un circolo virtuoso fra imprese e università ma anche fra imprese e comunità locali. Quello che facciamo è mettere insieme la pubblica amministrazione, gli atenei e le imprese, da un lato occupandoci di trasferimento tecnologico e dall’altro realizzando quelli che abbiamo definito “territori digitali” ma che in ambito europeo sono più conosciuti come “living labs.”

In CSP abbiamo capito l’importanza delle comunicazione e della condivisione a cominciare dal lavoro quotidiano. Dal 2006 utilizziamo eCollab, una piattaforma progettata e realizzata al nostro interno, con cui, attraverso l’utilizzo di wiki e blog, si sono modificate tangibilmente anche le relazioni di lavoro, e che ci ha portato ad estendere la cultura della condivisione anche nel momento in cui i risultati delle attività vanno comunicati all’esterno.

E’ da queste riflessioni che all’inizio del 2010 è partito il progetto di innovazione della comunicazione di CSP, progettando un modo nuovo per raccontare CSP all’esterno.

Abbiamo definito una strategia per raccontare il CSP, cominciando dall’individuare i valori condivisi, prima attraverso le interviste all’alta direzione e poi con il coinvolgimento di tutti i collaboratori, adottando tecniche di brainstorming e che vorrebbe, nel tempo, coinvolgere anche i destinatari delle attività di ricerca, in un processo di storytelling creativo, proprio in virtù delle conversazioni svolte attraverso i vari canali.

Da questo processo è emersa un’idea, tradotta poi in uno slogan, “Real People, Real Innovation”, che rispecchia il nostro modo di lavorare, ovvero di persone che fanno ricerca non restando chiuse nei laboratori, ma attraverso forti legami con il territorio per risolvere problemi attraverso l’ICT.

Partendo da questo background, abbiamo quindi individuato gli strumenti per la comunicazione, dai video, al web ai social network, costruendo così un sistema integrato in per la diffusione dei messaggi.

I video hanno giocato un ruolo molto importante perché abbiamo iniziato a documentare quello che viene fatto, e trasmetterlo in streaming sulla nostra webtv (sempre con un’attenzione alla ricerca: abbiamo critto una parte di codice per integrare il formato di streaming aperto OGG su Drupal).

La produzione video è evoluta su due direttrici principali, da un lato quella di creare prodotti che hanno una narrazione e una storia, riassuntivi di quando è stato realizzato in un progetto (ad esempio il video “Astronomia in rete”) o in un prototipo (ad esempio il video “How to mak your own multitouch table”); l’altro ispirato proprio dal concetto di “real people” che fa della spontaneità il proprio carattere identificativo: si tratta del format “Our Daily project”, dove i ricercatori riprendono direttamente quello che fanno, e gli interventi di post produzione sono ridotti al minimo.

Una modalità che è stata mantenuta anche nel 2011 per la realizzazione del Rapporto annuale, attraverso video interviste

Il sito di CSP ha un’altra peculiarità: si tratta di SerendipiTAG, un motore di ricerca semantico che, ispirandosi al principio di serendipità, mette in relazione i contenuti in modo non convenzionale, offrendo risultati di ricerca articolati proprio in virtù del suo particolare sistema di funzionamento. E’ interessante sottolineare che SerendipiTAG è un prodotto che CSP mette a disposizione delle imprese interessate attraverso il proprio programma di trasferimento tecnologico, e nasce dall’appuntamento annuale con il CSPCAMP, un barcamp interno dove tutti possono proporre idee, che vengono votate e valutate per la realizzazione.

Come già detto, non è stata sottovalutata l’integrazione tra i cosiddetti owned media, ovvero i canali istituzionali, e gliearned media, cioè i media “guadagnati”, che acquistano sempre maggiore rilevanza nella percezione di un marchio e di un ente.

CSP ha scelto di essere presente sia sui social network orientati alle relazioni come Facebook, Twitter e Linkedinsia su quelli basati sulla condivisione dei contenuti, da Youtube e Vimeo, per la diffusione dei video, a Flickr per le foto, Slideshare per le presentazioni e Issuu per le pubblicazioni.

A coordinare il tutto, utilizzando opportuni registri comunicativi diversi un gruppo di redazione che, ognuno nel proprio ambito di competenza, lavora per offrire un’immagine di insieme, frutto ancora una volta non tanto della sola strategia di comunicazione esterna, ma dal lavoro e dalla riflessione collettiva.[:]

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