Vive la difference

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[:it]L’appuntamento annuale con la presentazione dell’annuario statistico regionale – Piemonte in cifre 2008 – ha richiamato oggi a Torino, circa 450 persone . La novità di quest’anno è rappresentata dalla presenza dei dati relativi all’Euroregione, che comprende Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Rhone Alpes e Paca, un territorio che conta circa 17 milioni di abitanti su 28 regioni.

La presentazione ha richiamato la lettura dei dati attraverso la presenza di tre reti: infrastrutturale (ferrovie, strade e comunicazioni telematiche), di imprese e di territori. Il Piemonte ne esce mediamente bene, sul piano occupazionale, della ricerca e dell’innovazione e anche sul piano demografico, si assiste ad una crescita. Qualche debolezza è sul fronte della scarsa specializzazione tecnologica e della bassa competenza di alcune fasce di lavoratori.

Per quanto riguarda la parte relativa alla Scuola e all’Università , si registra un controtendenza, rispetto al dato nazionale, per le iscrizioni agli Atenei che sono in aumento (+1,4%). Gli studenti universitari sono 98.000 in prevalenza femminile. Le sedi di scuole medie superiori statali sono 536 e gli studenti 155.395, mentre sono 91 sedi e 8495 gli studenti iscritti ad istituti non statali. Complessivamente gli studenti delle scuole pimeontesi di ogni ordine e grado sono 568.810, di cui 48.273 stranieri. Interessante anche il dato delle iscrizioni per tipo di Istituto superiore secondario, che vede in testa gli Istituti Tecnici con 55.950 iscritti seguiti dai Licei Scientifici con 35.636 e in coda i Licei Linguistici con 212 iscritti.

Alla presentazione dei dati è seguita una tavola rotonda sui Giovani imprenditori in Piemonte, che sarebbero quelli con meno di 30 anni e che sono in Piemonte 46.597 su 775.026. Peccato che alla tavola rotonda erano presenti solo 40enni maschi, e praticamente tutti provenienti da aziende di famiglia, tranne Mark Vanderbeeken di Experentia che è straniero, ed è stato anche l’unico a dire che l’attuale legge sull’immigrazione rende impossibile l’assunzione di extracomunitari, che per lui sono ingegneri talentuosi provenienti dal MIT, dalla Korea e dall’Australia.

La Presidente Bresso ha sottolineato le complementaritaà fra la parte italiana e francese dell’euroregione: noi siamo una popolazione anziana (una media di 165 anziani su 100 giovani) e abbiamo un tasso di disoccupazione “quasi” fisiologico (4,2%), i nostri vicini sono invece molto più giovani e con un tasso di disoccupazione molto più alto. Alle aziende piemontesi che lamentavano difficoltà a reperire personale competente è stato quindi suggerito di “alzare lo sguardo oltralpe”.

Altra differenza da valorizzare è quella della popolazione femminile, ancora sottooccupata, anche a causa della mancanza di asili nido, che lei intende aumentare come priorità del suo mandato. Ritiene anche necessarie politiche di incentivazioni per gli “imprenditori anziani”, eliminando il vincolo sui “cumuli” di reddito (qui sono una battutina sull’orologio biologico di Berlusconi).

Infine per quanto riguarda la semplificazione, è necessario ribaltare il rapporto dello stato con i cittadini e le imprese, eliminando i controlli preventivi e basando il rapporto sulla responsabilità .

Tutti i dati sono presenti e accessibili sul sito http://www.piemonteincifre.it

ps. Carina la citazione del dott. Strocco da Gregg Easterbook “Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa”

pps. Molto triste e molto esemplificativa, al di la’ delle celebrazioni che dimostrano che tutto va benissimo, la presenza degli anziani “professionisti” del buffet.[:]

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