Al via la community italiana sui contenuti aperti per la didattica

Al via la community italiana sui contenuti aperti per la didattica

[:it]E’ partita da qualche settimana la community italiana sui contenuti aperti per la didattica: ospitata dal sito di Creative Commons dedicato alla Open Education è raggiungibile a questo indirizzo: http://opened.creativecommons.org/IT Obiettivo della Community è far conoscere le licenze Creative Commons e i principi dell’Open Education nel mondo della scuola e della ricerca in Italia, a partire dalla disponibilita’ di testi tradotti in Italiano e da una raccolta di materiali didattici rilasciati con licenze aperte.

Il gruppo si e’ costituito a partire da un primo nucleo di insegnanti della Comunità di Pratica del Master Elearning organizzato da Gino Roncaglia e Francesco Leonetti dell’Università della Tuscia: va sottolineato che anche questo Master distribuisce i materiali didattici in modalità libera. A questo si sono aggiunti altri insegnanti provenienti da esperienze diverse, tra cui mi piace ricordare il prof. Martino Sacchi e la sua rivista “Il filo di Arianna” che ho avuto il piacere di conoscere a Librinnovando.
Hanno aderito anche rappresentanti del mondo universitario e in particolare Rosanna De Rosa, carissma amica e anima del progetto Federica l’esperienza più rappresentativa in Italia, sia per le sue caratteristiche di sistematicità sia per in termini di “numeri” in ambito universitario.

Un grande contributo alla raccolta di materiali didattici e al reclutamento di nuovi partecipanti al gruppo lo sta dando Paola Limone, altra impareggiabile amica, nonché riconosciuta esperta di tecnologie nella didattica, che già mi aveva dato retta un insostituibile supporto nella creazione del gruppo “Viva i Bambini Vivaci”.

La sensazione è che ci sia davvero molto da fare in questo ambito, perché molti insegnanti pensano che se mettono i loro materiali in rete automaticamente sono utilizzabili oppure ritengono che le licenze Creative Commons rappresentino un’inutile limitazione o molto più semplicemente non hanno pensato a mettere una licenza esplicita sui loro materiali. Un esempio eclantante che mi è capitato di recente: leggendo questo articolo “Knowledge is power, sharing is stupid” in cui l’autore analizza le principali cause per cui si può essere restii a condividere i propri materiali, mi sono accorta che il sito aveva un bel “copyright 2009” e l’ho segnalato all’autore, che mi ha risposto di non averlo mai notato prima (e ha cambiato la licenza 🙂

Forse si va verso una seconda fase di Internet (non sto parlando di web2.0): tutti i governi del mondo vogliono maggiore controllo sulla rete (al di la’ della battaglia commerciale che si sta consumando fra Cina e Stati Uniti intorno a Google) e la scarsa alfabetizzazione (non solo digitale) dei più, rischia di dare maggiore visibilità e credito a chi non ha nulla da dire o non ne ha bisogno (multinazionali).
Piccoli atti possono concorrere a dare sostanza al concetto di “conoscenza libera” perche’ non siano solo parole vuote e retorica, anche piccoli come sapere cosa sono le licenze libero o più grandi come chiedere che ogni “classico” fuori diritti abbia stampato sulla copertina un indirizzo dove scaricarlo gratuitamente (anziché farli pagare quando su LIBERLIBER esistono da tempo in versione digitale).

Per aderire ad OpenED in italiano è possibile iscriversi al gruppo su google. Per discutere di OER in Italia, c’e’ sempre la community su ning, OERitaly.

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Un pensiero su “Al via la community italiana sui contenuti aperti per la didattica

  1. Grazie eleonora per questo interessante resoconto sul movimento per l’open source in Italia, finalmente anche da noi ci sono degli illuminati docenti che vogliono condividere esperienze e informazioni. Utili i siti linkati, spagerò la voce!

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