Buon compleanno Seymour Papert
Augusto Chiocchiariello, ricercatore del CNR e amico, ha pubblicato un articolo qui su Medium per celerebrare il compleanno di Seymour Papert che cade il 29 febbraio. Si tratta di un estratto dal suo libro “Mindstorm” (liberamente accessibile on line in inglese). L’articolo cita un passaggio del libro, in cui l’idea che si impari in modo progressivo uno scalino per volta è messa in discussione sostenendo che ‘l’attività intellettuale sia basata sul fatto che impariamo sbagliando con continue correzioni di errori, facendo “debugging” ovvero cercando di capire cos’e’ he non funziona e perché non abbiamo ottenuto il risultato che ci aspettavamo, come fanno i
Ma quando si impara a programmare un computer non si riesce quasi mai a farlo bene la prima volta. Imparare a essere un programmatore esperto significa imparare a diventare molto abile nell’isolare e correggere gli errori, quelle parti che impediscono al programma di funzionare. La domanda da porsi sul programma non è se è giusto o sbagliato, ma se si può aggiustare.
Ho avuto la fortuna di conoscere Papert di persona: era la prima volta che mi invitavano ad un convegno come speaker, era il 1994 a Venezia. Papert aveva presentato LOGO e come i bambini imparavano la fisica programmando un videogioco e di come i computer fossero stati tolti dalle classi e chiusi nei laboratori, togliendo così la carica innovativa che portavano… Ma la storia che ricordo meglio era quella di una maestra che aveva vietato ad un alunno di contare con le dita e lui l’aveva fregata usando toccandosi i denti con la lingua.